Ma i sopravvissuti non piangono - Anteprima di Il destino di stelle cadenti, un romanzo di Emanuele Zanardini
Il destino di stelle cadenti
di Emanuele Zanardini

Mamma, è stato terribile! Lui era sopra di me. Sento ancora il suo odore…
Stringo gli occhi pieni di pianto.
Ma i sopravvissuti non piangono.

Il destino di stelle cadenti, un romanzo di Emanuele Zanardini

Ma i sopravvissuti non piangono – Milo

Disegno un disco volante sul vetro appannato. E penso a te.

Ma quale delle due?

Uscito di casa, questa mattina mi è parso facesse più freddo. Non faccio molto caso alle previsioni del tempo. Potrebbero aver annunciato una nuova glaciazione, nel frattempo.

Nella striscia di verde che costeggia la strada passeggia una ragazza. Tiro l’occhio per vedere com’è. Ha un paltò alla moda, sul marroncino, a scacchi irregolari. Controlla che il cane non si butti sotto le ruote di qualche auto. La bestiola affonda il muso tra i rami di un cespuglio. La coda ritta, come se avesse captato un messaggio dall’universo profondo.

Questa cosa degli extraterrestri mi è rimasta in testa.

L’autobus è di nuovo bloccato. Nessuno se ne cruccia, in verità.

Mi appoggio la borsa sulle gambe e ne estraggo i cataloghi. Verifico che le lettere non si siano mescolate. In Fahrenheit 451 gli uomini-libro li imparerebbero a memoria. 

Speravo di riuscire almeno a buttare giù un cappuccino e brioche al bar, prima del corso di aggiornamento. Non vorrei disturbare il relatore con i gorgoglii del mio stomaco. Sarebbe imbarazzante, nel silenzio attento dei colleghi. Ma questo ritardo mi sta rovinando i piani. Sono già le 8,30.

La protesta comincia a serpeggiare tra i sedili.

L’autista si alza e si profonde in giustificazioni. – Mi dispiace, signori, ma dovete scendere.

Inutili. La rabbia dei passeggeri si ripercuote sulle poltroncine.

Un’ambulanza passa a tutta velocità, con la sua coda di sirena. Ci sarà stato un incidente, commentano due signore. Sollevate dal fatto che ci sia sempre chi sta peggio di te.

Penso alle alternative. Tagliare per la stazione, la via più breve.

Rimetto tutto in borsa e scendo. Altri, pochi, seguono il mio esempio.

Il corpo si riscalda dopo i primi passi poderosi. I condomini grigi danno un senso compiuto al concetto di quartiere dormitorio. Penso a quanta solitudine ci sia, pure in mezzo alla moltitudine delle attese e delle delusioni.

Spesso siamo lasciati soli ad affrontarne le conseguenze.

Ma i sopravvissuti non piangono – Cassie

Il pavimento è gelido. L’aria è gelida. Io sono gelida.

Un corpo imprigionato nell’immobilità. È così che immagino la morte.

L’ho desiderata, questa notte.

Forse sto delirando. La stanchezza ha fatto presa sui nervi. Per fortuna il cuore ha esaurito la sua cavalcata frenetica. Ho cercato di dormire, ma lo sguardo fisso dei suoi occhi, così vivi, folli, mi ha impedito di prendere sonno. E poi, avevo il terrore che tornasse a…

Ma i sopravvissuti non piangono – Milo

La vecchia rimessa dei treni è in stato di degrado. Non ripara più il vecchio locomotore, corroso dalla ruggine, e il suo ultimo vagone merci. Hanno accumulato qui la terra scavata per i lavori di ammodernamento della stazione. Cumuli enormi, che nascondono la vista dell’edificio nuovo.

I vagoni mi attirano. Mi immagino gambe a penzoloni, seduto sul pavimento di legno. Sotto il sedere il tumultuoso, martellante andare del treno, in corsa verso la fine del mondo.

Chiunque viaggia verso la fine del proprio mondo. Spesso senza decidere neppure la direzione. La destinazione è unica.

Cos’era?

Ma i sopravvissuti non piangono – Cassie

La faccia mi pulsa, credo che mi abbia picchiata. Ma può anche darsi che sia caduta mentre scappavo… Ho male in ogni centimetro di corpo. Solo il freddo ha sedato il dolore. 

Stavo per addormentarmi e… un momento dopo stavo correndo. Correvo e devo aver inciampato… mi fa male il ginocchio. Temo che muovendo un braccio o una gamba mi possano assalire fitte insopportabili.

Insopportabili come i suoi respiri. E i miei, che mi fanno capire di essere ancora viva. Viva?

Mamma, è stato terribile! Lui era sopra di me. Sento ancora il suo odore…

Stringo gli occhi pieni di pianto.

Ma i sopravvissuti non piangono.

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Il destino di stelle cadenti, dal 15 febbraio 2019 negli stores online e in libreria

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